ONAV a Lavagna: buona la prima

Accademia dei saporiPrima uscita per ONAV nel Tigullio, precisamente a Lavagna, e direi un successo, visto che l’evento di venerdì 30 Novembre è stato replicato anche il giorno seguente a causa delle numerose richieste pervenute.

La struttura in cui si è svolto l’evento è l’Accademia dei Sapori, associazione che propone una vasta gamma di corsi dedicati all’enogastronomia, ed è ubicata una bella villetta in un parco facilmente accessibile.

Brunelli

Si trattava di una degustazione di 7 Brunello di Montalcino, condotta dal noto Franco Ziliani, giornalista di eno-cose da lunga data e tenutario di due blog a tema (Vino al vino e Le mille bolle blog).

I vini in assaggio erano:

Confesso la mia scarsa dimestichezza con il Brunello: il prezzo medio della denominazione e il mio gusto personale (sono più un “bianchista” e comunque non un grande amante del Sangiovese) mi hanno fatto frequentare poche bottiglie di questa importantissima DOCG; anche per questo motivo ero particolarmente curioso di immergermi nella panoramica.
Le indicazioni di Ziliani: il 2007 è stata una buona annata, non memorabile, abbastanza calda e quindi enfatizzante il fruttato e la dolcezza dei tannini, risultando in un vino subito piacevole e pronto.
Il 2004 è stato presentato anche esso come un millesimo non formidabile, ma comunque migliore.

BrunelliLe mie brevi note di degustazione, scegliendo quello che più mi ha colpito: tutti vini  territoriali e tradizionali (bel frutto di ciliegia, colori scarichi e no barrique, per capirci).
Fattoria dei Barbi è sembrato a tutti il più ruvido e scomposto, mentre Le Potazzine era forse il vino più pronto: molto pulito e fine (forse anche troppo precisino).
San Lorenzo è il 2007 che ho preferito: colore un poco più intenso della media, naso ben delineato, con la ciliegia matura in evidenza, ma anche una certa aromaticità. In bocca è estremamente fresco, sapido e ha un bel corpo pieno.
Poggio al Vento: un cru prestigioso che si presenta subito con un olfattivo decisamente più profondo dei vini precedenti, infatti occorre scomodare molti descrittori: ciliegia, floreale, speziato, selvatico e boschivo. All’assaggio risulta un tannino vellutato, finissimo e notevole freschezza. Un vino ancora giovane ma già importante.

Le conclusioni: direi che per una “prima volta” è andato tutto bene: la struttura è carina, magari un poco troppo piccola per eventi di questo tipo (da qui la necessità di replica) e l’aula poteva essere illuminata meglio, ma sono difetti veniali. Attendo con impazienza i prossimi appuntamenti.

Franco Ziliani

Una cenno sul relatore: Ziliani, ovviamente preparatissimo e profondo conoscitore sia del territorio che delle aziende, ha parlato per oltre un’ora e mezza a braccio, seguendo un percorso coerente e fruibile dai più e dai meno esperti, senza omettere un appassionato ricordo dei recenti scandali avvenuti nella denominazione. Bravo!

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